In Piemonte, dove malgrado le disposizioni del 1772 emanate da Carlo Emanuele III (1730-1773) riguardanti la didattica nella Facoltà medica di Torino per la pratica dell’odontoiatria, l’insegnamento veniva impartito negli studi privati o ci si recava a perfezionarsi a Parigi, Ginevra, Londra o addirittura negli Stati Uniti. La Costituzione Universitaria del 1772 sotto Carlo Emanuele III era improntata ad un modello di università chiuso: ad esempio si proibiva ai docenti di pubblicare lavori scientifici senza un permesso delle autorità e veniva vietato agli studenti di frequentare corsi all’estero.
Il primo medico a dedicarsi esclusivamente all’odontoiatria fu Carlo Camusso (1811-1891) di Pinerolo, “chirurgo odontalgico della Real Persona e Famiglia”; nel 1815, secondo quanto riportato nell’Indicatore Torinese, i chirurghi-dentisti attivi a Torino che allora contava 88.000 abitanti, erano 5.
Nel 1871, secondo quanto riportato dalla Guida di Torino di G. Marzorati, i dentisti attivi a Torino, che allora contava 194.00 abitanti, erano 21.

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